Le infezioni intestinali sono tra le cause di un alterata flora batterica intestinale. Tra esse si riconoscono l’enterite e la colite.
L’enterite è l’infiammazione della mucosa intestinale. I principali agenti responsabili appartengono aRotavirus, Adenovirus e Salmonelle; la principale via di trasmissione di questi agenti patogeni avvieneattraverso cibi contaminati.
Infatti gli alimenti maggiormente responsabili includono uova (contaminato il guscio o anche il tuorlo), pollame (modalità di macellazione), carne tritata (scarsa qualità – ampia superficie di contaminazione) e comunque tutti gli alimenti contaminati da feci umane o animali infette, specie nell’ alimentazione di tipo comunitario.
In caso di enterite i principali sintomi sono diarrea, dolori/crampi addominali, febbre, disidratazione, senso di debolezza generale. In alcuni casi l’enterite coinvolge anche l’infiammazione dello stomaco prendendo il nome di gastroenterite e del colon (enterocolite).
La colite, come suggerisce la parola stessa, è l’infiammazione del colon e si manifesta principalmente con crampi, gonfiore, irregolarità intestinale, diarrea, nausea e febbre.
Le cause sono numerose e includono batteri, virus, diverticolosi, intossicazioni alimentari, ma la causa principale di questo fastidioso disturbo è la somatizzazione di stati di tensione psico-fisica prolungata.
La sindrome del colon irritabile è infatti detta colite nervosa, proprio perché è causata da stress (pensiamo per esempio alla diarrea in occasione di un importante colloquio di lavoro, o di un esame). Vi sono tuttavia delle condizioni che possono peggiorare la colite, dal momento che l’intestino è particolarmente sensibile alle condizioni generali dell’organismo.
Ad esempio, l’intestino reagisce alle variazioni degli ormoni femminili e nei giorni precedenti l’arrivo del ciclo mestruale possono riacutizzarsi alcuni sintomi. Inoltre, la colite può essere anche causata o aggravata da uno stile dietetico non adeguato, povero di acqua e fibre.
